il contesto

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Castelfranco Veneto dentro le mura

Una passeggiata nell’arte e nella storia della città del Giorgione.

Prima di addentrarsi nella cittadella medievale è tappa obbligatoria una passeggiata attorno alle mura. Il circuito murario, ancora oggi tra i meglio conservati del Veneto, è un suggestivo parco pubblico. Nell’angolo di nord-est, al centro del fossato, svetta la statua in marmo bianco raffigurante il Giorgione, illustre ma alquanto enigmatico pittore rinascimentale. La Torre Civica, posta immediatamente dopo la porta orientale della città, mette in mostra i simboli dei suoi antichi conquistatori: l’emblema del carro in ricordo della dominazione dei Carraresi e il leone di San Marco in ricordo della dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia.

Oltrepassata la porta, si possono ammirare gli antichi edifici e le strette viuzze che compongono il tessuto urbano della cittadella medievale. In pochi passi ci si trova in piazza Duomo, di forma quadrata e decorata dalle statue settecentesche di Orazio Marinali. Da un lato della piazza troviamo il Duomo e il Museo Casa Giorgione, mentre dall’altro lato troviamo il Palazzo municipale, che sorge sullo stesso luogo della quattrocentesca residenza del Podestà veneziano. Poco più avanti si trova il Teatro Accademico edificato attorno al 1750.

Veduta aerea di Castelfranco Veneto

Castelfranco Veneto e la sua storia

Città difensiva, sede di incontri e di scambi commerciali nell’entroterra veneto.

Castelfranco Veneto - Museo Casa Giorgione

Museo Casa Giorgione

Il Museo Casa Giorgione, inaugurato nel 2009 nel V centenario della morte del pittore, è stato allestito nella casa dove Giorgione ha vissuto e lavorato, a pochi passi dal Duomo cittadino. Oltre a ripercorrere la storia artistica del Maestro, soffermandosi sulle opere da lui realizzate in città, è anche luogo nel quale si può scoprire la storia del territorio della Marca Trevigiana in un’epoca di grande prestigio. L’intera casa è infatti popolata da numerosi oggetti del XV e XVI secolo, di area veneta. Ad oggi il Museo è un importante punto di riferimento culturale per la sua città, proponendo numerose attività pensate per un pubblico di adulti, ma anche per bambini e scolaresche.

 

Giorgione
Giorgio Zorzi, detto il Giorgione, nacque a Castelfranco Veneto nel 1478 e fu uno degli artisti più enigmatici e nebulosi del rinascimento veneto. In città si possono ammirare le sue opere: la Pala raffigurante la Madonna con il bambino e Santi presso il Duomo e il Fregio delle arti liberali e meccaniche, affresco ancora ben conservato presso il Museo Casa Giorgione.

Castelfranco Veneto - Duomo

Duomo di Santa Maria Assunta e San Liberale

Il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta e al patrono San Liberale è situato all’interno delle mura e fu edificato su progetto dell’architetto Francesco Maria Preti ed eretto nel 1745, la facciata esterna invece fu completata nel 1893. Al suo interno sono custodite, oltre alla famosa Pala del Giorgione, varie opere di valore come San Rocco di Jacopo Bassano, Santi Gioacchino e Anna di Francesco Beccaruzzi.
La sacrestia del Duomo conserva inoltre il nucleo più consistente degli affreschi che furono strappati dalla Villa di Soranzo opera di Veronese risalenti al 1551. Gli affreschi raffigurano le allegorie di Fama, Tempo, Giustizia e Temperanza.

Castelfranco Veneto - Teatro accademico

Teatro Accademico

All’interno delle mura si trova, anche il Teatro Accademico, realizzato tra il 1754 e il 1780 su progetto dell’architetto Preti e commissionato dalla Società degli Accademici. Il Teatro era la sede sia di rappresentazioni musicali notturne, ma anche di dibattiti e riunioni accademiche diurne. La perfetta resa dell’acustica si deve all’impianto geometrico e architettonico realizzato dal Preti. Nell’800 il Teatro fu sottoposto ad un’importante ristrutturazione e completamente ridecorato. Ad oggi il Teatro è sede di numerose rappresentazioni teatrali ed eventi culturali.

La città di Castelfranco, sorta all’incrocio di tre tra le più importanti strade romane che attraversavano il nord-est (l’Aurelia, la Postumia e la Cornelia) è stata un’importante piazza mercantile e sede di un antico mercato di granaglie e bestiame. Il Castello, a pianta quadrata, edificato tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, fece di Castelfranco un avamposto strategico all’interno della rete di difesa tessuta dai Signori di Treviso. La cittadella militare guadagnò ben presto il nome di castello franco in quanto i suoi abitanti erano esentati dal pagamento delle imposte.

Castelfranco perse gran parte della sua importanza difensiva dopo la caduta della città in mano alla Repubblica di Venezia nel 1339, ma non perse mai la sua vivacità socio-culturale e la sua importanza all’interno del tessuto economico della Terraferma veneta. Prova ne è l’aver dato i natali a uno dei pittori rinascimentali più enigmatici della storia dell’Arte italiana: il Giorgione. 

Revine Lago

Nei dintorni di Castelfranco 

Un punto di partenza per la scoperta di un ricco patrimonio artistico e culturale tra le province di Treviso, Vicenza e Padova.

Asolo

Asolo

A pochi chilometri da Castelfranco, sui colli asolani, si trova il borgo fortificato di Asolo.

Molti furono i personaggi noti che rimasero colpiti dalla bellezza di questo borgo medievale. Il castello del X sec., simbolo della città, ospitò anche Caterina Cornaro. La nobildonna veneziana, ultima principessa di Cipro, attirò presso la sua corte alcuni dei più importanti artisti e umanisti dell’epoca, tra cui Pietro Bembo, Giorgione e Lorenzo Lotto.

Cittadella

Cittadella

In provincia di Padova, a solo 12 km da Castelfranco Veneto, troviamo Cittadella, borgo fortificato fondato nel 1220 a scopo militare dal Comune di Padova. Quest’ultimo stava infatti vivendo una vivace stagione di espansione territoriale e necessitava di un avamposto di difesa per la tutela dei suoi confini dalle incursioni delle vicine città di Vicenza e Treviso. A differenza di altre cittadelle militari, Cittadella ottenne però ben presto dei propri statuti e capacità di auto-governo, trasformandosi in un borgo socialmente ed economicamente attivo che poteva guidare la colonizzazione del territorio circostante.

Fiore all’occhiello di Cittadella è la sua cinta muraria di forma ellittica ancora oggi perfettamente conservata. A seguito dei lavori di restauro del 1994, il camminamento di ronda è interamente percorribile e permette ai visitatori di passeggiare lungo l’intero perimetro cittadino ad un’altezza di circa 15 metri.

Villa Emo

Villa Emo a Fanzolo

Villa Emo è uno dei capolavori architettonici che Andrea Palladio ha realizzato nel territorio della Marca Trevigiana.

La villa, commissionata da Leonardo Emo, appartenente ad una delle grandi famiglie aristocratiche veneziane, fu realizzata attorno al 1556. Palladio, attivo già da vent’anni nell’entroterra veneto, sintetizza in questo progetto la perfetta fusione tra lo stile neoclassico ed elementi funzionali. La villa, infatti, è incorniciata da lunghe barchesse colonnate che erano destinate alle attività agricole. La decorazione interna della villa fu affidata a Battista Zelotti, collaboratore di Paolo Veronese. Il ciclo di affreschi è incentrato su tematiche mitologiche alternate a soggetti cristiani.

Villa Barbaro - Maser

Villa Barbaro a Maser

La costruzione di Villa Barbaro iniziò intorno al 1554 per volontà di Daniele e Marcantonio Barbaro, giovani eredi di una delle principali famiglie patrizie veneziane. Daniele, umanista e studioso, e Marcantonio, diplomatico a Costantinopoli e politico di spicco, non furono solo i committenti della villa, ma parteciparono attivamente alla progettazione della struttura affiancando Andrea Palladio. La loro influenza portò alla realizzazione di un edificio che si discosta visibilmente dai precedenti progetti dell’architetto padovano, presentando uno sviluppo orizzontale particolarmente armonioso con il paesaggio pedemontano circostante.

All’interno della villa troviamo uno dei cicli di affreschi più straordinari del Cinquecento veneto realizzato da Paolo Veronese. Quest’ultimo dipinse, con straordinaria bravura, pitture illusionistiche che simulano finestre che si aprono verso l’esterno, nicchie, colonne e altri elementi architettonici che arricchiscono e amplificano la bellezza della struttura architettonica palladiana.

Possagno

Possagno e Antonio Canova

La cittadina di Possagno, in provincia di Treviso, è legata indissolubilmente alla figura del pittore e sculture neoclassico Antonio Canova.

Il famoso Tempio canoviano, realizzato all’inizio del 1800, è la chiesa parrocchiale del paese voluta e finanziata dallo stesso maestro.

Presso la casa natale dell’artista fu istituito il Museo Antonio Canova che raccoglie la sua grande eredità artistica. A fianco alla casa venne realizzata, per volontà del vescovo Giovanni Battista Sartori, fratellastro dell’artista, la Gipsoteca. L’edificio a forma basilicale conserva i gessi delle più famose opere dell’artista, i bozzetti in terra cotta e alcune sue opere in marmo. Nel 1957, anno del 200° anniversario della morte dell’artista, venne progettato un ampliamento ad opera dell’architetto veneziano Carlo Scarpa per poter ospitare le sculture del maestro non ancora esposte.

Centro storico di Treviso

Treviso

Il primo insediamento di quella che nei secoli è diventata la città di Treviso risale a prima dell’Impero romano, periodo durante il quale l’antica “Tarvisium” divenne un importante polo commerciale. L’antico nucleo romano di Treviso si trova sulla sinistra del Sile, attorno alla centrale Piazza dei Signori, dove si affacciano il Palazzo dei Trecento e la Torre Civica. Non lontano dalla Piazza si trovano la romanica Loggia dei Cavalieri, decorata con affreschi di scene cavalleresche risalenti al Trecento, e la Cattedrale, al cui interno si trova l’Annunciazione di Tiziano, databile attorno al 1520.

Ma Treviso è anche una città d’acque, in cui vale la pena perdersi, seguendo la trama di ruscelli e canali che disegnano la città, per poi approdare nella splendida e ampia veduta della Pescheria.

Panorama di Padova

Padova

Oltre 3000 anni di storia e cultura accolgono i visitatori in quella che William Shakespeare definì “la bella Padova, culla delle arti”.

Il centro storico, animato dalle piazze sede dei mercati cittadini fin dall’età medievale, riporta subito alla mente lo splendore della signoria dei Carraresi e della Serenissima Repubblica di Venezia. Tra i monumenti più celebri, la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto, la Basilica di Sant’Antonio (nota semplicemente come “il Santo”), l’ottocentesco Caffè Pedrocchi.

La storia della città è inoltre strettamente legata a quella dell’Università, fondata nel 1222. Nei suoi otto secoli di storia l’Università ha plasmato il volto della città anche dal punto di vista architettonico, a partire dalla storica sede di Palazzo Bo, dove è possibile visitare il più antico teatro anatomico al mondo (1595). Legato all’Università è anche l’Orto botanico, fondato nel 1545 per la coltivazione di piante medicinali a fini scientifici e didattici. È il più antico orto al mondo ad aver mantenuto la propria collocazione originaria e nel 1997 è stato inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Cima Grappa

Monte Grappa e la città di Bassano

Il Monte Grappa con i suoi 1775 m è la cima più alta del massiccio del Grappa localizzato nelle Prealpi venete. Il complesso roccioso, oltre ad offrire suggestivi percorsi naturalistici, permette anche all’escursionista di poter visitare i luoghi e i sentieri che furono teatro di numerose battaglie durante la Grande Guerra: camminamenti, trincee e mulattiere percorrono infatti i quattro versanti del massiccio. Alle pendici del monte troviamo la città di Bassano del Grappa il cui simbolo è il Ponte sul Brenta, opera del Palladio, conosciuto anche come il Ponte degli Alpini.

Le foto presenti nella sezione
“Nei dintorni di Castelfranco”
sono di Cesare Gerolimetto

A pochi chilometri dalla città di Castelfranco troviamo alcuni borghi fortificati: la bella Asolo, definita da Giosuè Carducci la città dei cento orizzonti e Cittadella, caratterizzata da una cinta muraria di forma ellittica unica in tutta Europa. L’entroterra veneto è costellato da incantevoli ville commissionate dalle più illustri famiglie patrizie lagunari. A solo 8 km di distanza è possibile visitare Villa Emo, progettata dall’architetto Andrea Palladio. Sempre opera del Palladio, a Maser troviamo Villa Barbaro.

Per gli appassionati di arte e architettura, la vicina Possagno diventa una tappa obbligatoria per il suo Tempio in stile Neoclassico progettato da Antonio Canova e la Gipsoteca che raccoglie numerose opere dello scultore. Un’altra località di sicura attrattiva è Bassano del Grappa, situata alle pendici del Monte Grappa e attraversata dal fiume Brenta. Non può mancare ovviamente una visita a Padova. Qui, a pochi passi da Prato della Valle e della basilica di Sant’Antonio, ha sede l’Orto botanico dell’Università di Padova, luogo di interesse per appassionati di botanica e non solo.

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